SUB APPENNINO DAUNO in bicicletta
((LIVELLO DI DIFFICOLTA': Medio
LUNGHEZZA TOTALE MODULO: 126 KM CIRCA Il Subappennino Dauno (noto anche con i toponimi Monti Dauni o Monti della Daunia, la mundàgne o u Appenníne in foggiano e barese) è una catena montuosa che costituisce il prolungamento orientale dell'Appennino sannita. Essa occupa la parte occidentale della Capitanata e corre lungo il confine della Puglia con il Molise e la Campania. Il Subappennino Dauno è delimitatato a nord dalla valle del Fortore, a est dal Tavoliere delle Puglie, a ovest dallo spartiacque appenninico e a sud dall'alta valle dall'Ofanto. Dalla catena, formata da terreni argillosi, scende a pettine una serie di brevi corsi d'acqua, che attraversano poi il Tavoliere delle Puglie e tributano nel mare Adriatico. Deriva il suo nome dall'antica popolazione dei dauni. La vetta più alta è il Monte Cornacchia, (1,152 m). Il Subappennino Dauno include 21 comuni, tutti in Provincia di Foggia. PROGRAMMA 1.GIORNO (26 marzo) Lucera - Troia - Orsara di Puglia LUNGHEZZA: 35 KM CIRCA LUCERA (fonte viaggiareinpuglia.it) Lucera è uno scrigno d’arte e cultura, adagiata su tre colli da cui domina la piana del Tavoliere in un’area ricca di vitigni, a 18 km da Foggia. La solida cinta muraria, voluta da Carlo II d’Angiò, un tempo aveva cinque porte, di cui oggi resta Porta Troia. È qui che Pirro e Annibale combatterono per contrastare l’Impero Romano. All’interno delle mura, la città si raccoglie intorno al centro storico con gli eleganti palazzi nobiliari e le chiese rinascimentali, come la Fortezza sveva, il Santuario di San Francesco, la Cattedrale dell’Assunta e Palazzo Valletta, oggi Carnevale, con un severo portale e un elegante interno. Da non perdere il Museo Civico Fiorelli, dove è conservata la collezione di monete romane, bizantine e medievali. Da non perderel’Anfiteatro Romano. Edificato in età augustea, i suoi spalti potevano ospitare circa 18 mila spettatori. Si accede da due maestosi portali, uno di fronte l’altro, il primo verso Lucera e il secondo verso Foggia, entrambi decorati a bassorilievo e retti da due colonne di stile ionico. TROIA La cittadina ha antichissima fondazione. Secondo la leggenda, fu fondata nel XII-XI secolo a.C. al tempo dell'eroe greco Diomede che, insieme ad Ulisse, conquistò la città di Troia dell'Asia Minore. I ritrovamenti denotano che il centro fu fondato in epoca anteriore alle guerre puniche. Prima di essere colonizzata dai Romani, la città era conosciuta come Aika, successivamente latinizzato in Aecae, ed ebbe un forte sviluppo socio-economico con Herdonia (l'attuale Ordona), Ausculum (Ascoli Satriano), Arpi (Foggia), Teanum Apulum (San Paolo di Civitate). Il borgo attuale nasce nel 1019. Assediata dai Saraceni[senza fonte] e poi trasformata in roccaforte dai bizantini, la città fu soggetta a numerosi assedi: da quello di Enrico II, a quello dell'imperatore Federico II di Svevia. Nel 1093, Urbano II, il Papa delle crociate tenne il primo concilio di Troja, cui seguirono altri tre, rispettivamente nel 1115 (papa Pasquale II), nel 1120 (papa Callisto II) e nel 1127 (papa Onorio II). La cittadina custodisce numerosi tesori artistici che ne fanno uno dei più affascinanti borghi medioevali di tutta l'Italia meridionale. Tra tutti, la splendida concattedrale (anno di fondazione 1093) tra le più belle chiese in stile romanico pugliese, con il suo rosone ad undici raggi, l'unico al mondo. Rosone che era presente nel verso, nell'angolo superiore destro, delle vecchie banconote da 5.000 lire (4ª serie con l'effigie di Antonello da Messina).Ivi inoltre,possono ammirarsi le opere del noto artista contemporaneo Leo Tafazzi, site nella stupenda piazza di San Secondino. Della tre opere citiamo la magnifica "nascita di Nettuno" opera in cui l'artista cita il suo grande maestro Botticelli. ORSARA DI PUGLIA Orsara di Puglia è uno splendido borgo adagiato ai piedi di Monte San Marco, a 635 m d’altezza, circondato da 1200 ettari di boschi, premiato con la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Imponente e soave, custode della fede cristiana ed esempio del genio dell’architettura sacra, l’Abbazia di Sant’Angelo è la prima costruzione che appare alla vista di chi raggiunge Orsara. Immersa nel verde, comprende la Chiesa di San Pellegrino, la Chiesa dell’Annunziata e la Grotta di San Michele, scavata nella roccia presumibilmente nel 200 d.C., all’interno di un anfratto naturale, tra i luoghi di culto più antichi del Mezzogiorno d’Italia. Autentico scrigno dei gioielli architettonici e culturali di Orsara, il centro storico è tutto da scoprire, tra gli eleganti palazzi, i vicoli, le minuscole piazzette e gli antichi forni ancora attivi, di cui uno risalente al Cinquecento. Il borgo si accende di note con Orsara Jazz, atteso appuntamento con i grandi nomi della musica jazz, allestito nella città vecchia. Attraversati dal torrente Cervaro e dal suo affluente Sannoro, i boschi che si allungano tra le colline e i monti circostanti regalano piacevoli occasioni per un’escursione nella natura incontaminata. Pernottamento in B&B a Orsara di Puglia e cena in trattoria tipica 2. GIORNO (27 Marzo) Orsara di Puglia - Bovino - Sant'Agata di Puglia....transfert in autobus per Minervino Murge LUNGHEZZA: 46 KM CIRCA BOVINO Al confine tra Puglia e Campania, Bovino fa capolino dall’altura che domina la valle del torrente Cervaro, a circa 30 km da Foggia. Gli echi medievali sono ancora intatti in questo minuscolo borgo arroccato su un’altura, che ha meritato la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e la menzione tra i Borghi più Belli d’Italia, per i vicoletti lastricati, le casette bianche, la verde campagna circostante e gli imponenti 800 portali di pietra. Da qualsiasi direzione si giunga a Bovino, appare maestoso il Castello Ducale, antica residenza nobiliare che domina l’intero Vallo di Bovino e custodisce, nel museo diocesano, un dipinto attribuito a Mattia Preti raffigurante il Martirio di San Sebastiano. Nel castello, secondo cronache dell’epoca, alloggiò il figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, Manfredi, prima della battaglia di Benevento. Il fulcro della devozione nel paese è la Basilica Concattedrale, con la caratteristica facciata romanica dal tetto a capanna e i preziosi frammenti scultorei bizantini. SANT'AGATA DI PUGLIA Dall’alto dei suoi 800 m di altitudine, al confine con la Campania, la bella Sant’Agata di Puglia, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, regala un panorama mozzafiato su tutta la Daunia. È un piccolo presepe di pietra quello che si srotola lungo il pendio della collina, dominato dal maestoso Castello Imperiale, arroccato sul punto più alto del paese, con i ruderi della cinta muraria e i torrioni originari. Tutto il centro storico è il cuore del Parco Urbano delle Opere in Pietra, una sorta di museo diffuso che coinvolge tutti i vicoli, le case e i caratteristici portali, decorati dagli stemmi gentilizi. Tra i vicoletti tortuosi, si affacciano le chiese di San Nicola, dallo stile barocco, e Sant’Andrea, che custodisce i due preziosi altari in pietra rossa, e i raffinati palazzi Volpe, Torraca, Vinciguerra e Barbato. È ancora vivo il ricco passato agricolo del borgo nell’antico frantoio cinquecentesco, conservato in ottimo stato. Lo stupore continua dopo le porte della città, con la ricca vegetazione e i tanti reperti archeologici, come i resti del Ponte romano sul Calaggio. Pernottamento in B&B e cena in Trattoria Tipica 3. GIORNO (28 Marzo) Poggiorsini - Gravina in Puglia (via costone) LUNGHEZZA: 25 KM CIRCA GRAVINA IN PUGLIA Si adagia sull’orlo di un burrone, l’affascinante Gravina in Puglia, nella Murgia Occidentale, in un’area segnata dalla presenza di puli e gravine, a poco più di 10 km da Altamura e a meno di 50 km da Andria e Bari. Al confine tra Puglia e Basilicata, Gravina rientra nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Gran parte della città si estende, infatti, sulla sponda di una gravina profonda più di 100 m. A impreziosire le campagne, già frastagliate dai capricci della pietra, ci sono i siti archeologici della Collina Petramagna e del Padre Eterno, con i resti di templi, mura e pavimentazioni di antiche dimore e il vasto repertorio ceramico. Sembrano in bilico sulla collina, arroccati su un promontorio fuori dal centro abitato, i resti del Castello Svevo, mentre a poca distanza sorgono la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Basilica Cattedrale, adagiata sul ciglio di un crepaccio, con una vista meravigliosa sulla gravina. A Gravina, nella seconda metà di aprile, è da non perdere la Fiera di San Giorgio, una delle più antiche d’Italia. Arrivo finale all'evento: QUOTA INDIVIDUALE BASE A PARTIRE DA: 260 EURO (noleggio della bici incluso) Posti limitati (gruppo minimo 10 pax, massimo 15 pax) Iscrizione con versamento dell'acconto entro e non oltre Lunedì 14 Marzo!!! Per partecipare al viaggio occorre essere in regola col Tesseramento all'Associazione Ra-Dici (anche detta Ciclomurgia) per l'annualità 2016, il costo della tessera è di 10 euro. LA QUOTA INDIVIDUALE BASE INCLUDE:
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foto di Adalberto Vastano
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