BRINDISI E LA COSTA EST DEL SALENTO

LIVELLO DI DIFFICOLTA': Facile
LUNGHEZZA TOTALE MODULO: 207 KM CIRCA
L'AREA DI BRINDISI
Lasciando a nord la provincia di Bari ed entrando in quella di Brindisi, proseguendo sulla SP 90, il primo punto di interesse che incontriamo è Torre Egnatia, piccolo promontorio roccioso su cui si trova il parco archeologico di Egnatia, città e porto di notevole importanza al confi ne della Messapia e della Peucetia attraversata nel periodo romano dalla via Appia Traiana. A poca distanza, nell’entroterra, si può visitare l’insediamento rupestre di età tardo antica di Lama d’Antico.
A circa 3 Km da Torre Egnatia, sempre percorrendo la SP 90, troviamo Savelletri, borgo di pescatori e località balneare. Si prosegue lungo la costa bassa e rocciosa (circa 7 Km) fino alla piccola frazione de La Forcatella e quindi a Torre Canne, altra
stazione balneare e centro termale dove sgorgano due sorgenti fredde salso-bromo-iodiche.
Si procede fi no a Torre San Leonardo (7 Km) dove il litorale è caratterizzato da dune costiere, oggi area protetta, da qui dopo aver percorso circa 1Km lasciamo il litorale per l’entroterra dove si percorrerà una pittoresca strada interna caratterizzata dalla coltivazione degli ulivi che si snoda sulle tracce dell’antica Via Traiana, circa 10 Km, fi no ad incontrare la SS 379 che fi ancheggeremo percorrendo
le complanari, strade di servizio che si trovano sui due lati della sta- tale e che consentono di percorrere in relativa sicurezza il tratto sino a Brindisi. A circa 15 Km dall’ingresso della complanare si trova Torre Guaceto, riserva naturale statale gestita da un consorzio tra i comuni di Carovigno e Brindisi e il WWF. La Riserva si estende per circa 1.200 ha presentando un fronte marino che si sviluppa per 8 Km. Lasciandoci Torre Guaceto alle spalle, percorrendo circa 6 Km, lasciamo la complanare per dirigerci verso una strada litoranea dove il litorale è un susseguirsi di spiagge sabbiose e tratti bassi e rocciosi e dove si possono osservare i resti di alcune torri di avvistamento costiero, la più nota delle quali è Torre Testa.
Siamo praticamente arrivati a Brindisi.
Nei pressi dell’abitato di Case Bianche lasciamo la litoranea per dirigerci verso l’aeroporto ma prima di entrare in città non si può fare a meno di dare uno sguardo alla chiesa di Santa Maria del Casale, edificio del XIII secolo, che vide celebrarsi al suo interno il processo ai Templari nel Regno di Sicilia.
Visitata la città di Brindisi ci dirigiamo verso Lecce scendendo nel profondo sud del Salento.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
IL SALENTO
Una regione nella Regione è il Salento, l’area grosso modo compresa nel tacco dello stivale della Penisola che si protende verso sud-est tra due mari, lo Jonio e l’Adriatico. Il Salento è una terra popolata fi n dalla preistoria da diverse genti: Messapi, Greci,
Romani, Bizantini, Normanni. In prima approssimazione consideriamo oggi il Salento come coincidente con la provincia di Lecce, ma diversi autori considerano la questione più complessa con riferimento ad esempio alle tradizioni e alle lingue parlate. Per questa guida inoltre è considerata prevalentemente la linea costiera adriatica. Diverse aree naturalistiche come i Laghi Alimini, la riserva Le Cesine e i diversi siti del Parco della costa di Otranto-Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase, sono presenti sulla costa.
Altri luoghi di notevole interesse sono l’abbazia di Santa Maria di Cerrate, la città di Otranto oltre naturalmente alla città di Lecce.
Dal punto di vista ciclistico la rotta costiera è di estremo interesse paesaggistico per la costante vista sul mare. L’asperità della costa tuttavia presenta diversi saliscendi a volte impegnativi mentre per quantoriguarda il traffico vale un po’ il discorso generale dell’andamento stagionale delle presenze e della circolazione che risultano significative nella stagione turistica.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
PROGRAMMA
1. GIORNO
Monopoli - Brindisi
LUNGHEZZA: 76 KM CIRCA
BRINDISI (Fonte: Visual Puglia)
Brindisi sorge nella pianura salentina, sul mar Adriatico con cui comunica per mezzo di un porto naturale che si incunea profondamente nella terraferma e la cui forma, a testa di cervo, ha determinato il nome della città. Sede regia della civiltà messapica fu sempre in contrasto con la vicina Taranto e venne conquistata nel 267 a.C. dai Romani. Connessa con la capitale dell’impero tramite la via Appia e la via Traiana (al termine ed a memoria delle quali resta oggi la Colonna Romana), fu importantissimo centro commerciale e sede episcopale dall’inizio dell’età apostolica. Conquistata dai Goti e poi controllata da Bisanzio, fu distrutta dai Longobardi nel 674 e la sua Torre del Guaceto fu sede di un campo trincerato saraceno. Successivamente, come tutte le città della regione fu assoggettata da bizantini, normanni, svevi, angioini e aragonesi. Il suo porto fu conquistato dalla repubblica marinara veneziana per poi passare sotto il regno di Napoli. Il periodo di massimo splendore fu raggiunto con l’annessione al Regno d’Italia e nel secolo successivo, per 5 mesi, tra il 1943 e il 1944, Brindisi ebbe addirittura funzione di capitale d’Italia.
Variante MODULO N.5: Valle D'itria (4 GIORNI)
2. GIORNO
Bindisi - Lecce
LUNGHEZZA: 42 KM CIRCA
LECCE ( Fonte: Visual Puglia)
Le origini della città, capoluogo di provincia, sono antichissime e spesso si mescolano alla leggenda. Sybar, il centro messapico su cui Lecce fu edificata, sembra essere antecedente alla guerra di Troia. Dopo l’avvento degli Japigi e con la conquista romana del III secolo a.C., Lecce ebbe lo status di municipium, prese il nome di Lupiae e conobbe un periodo di splendore sotto la guida dell’imperatore Marco Aurelio. Dopo una breve dominazione greca, la città fu saccheggiata dagli Ostrogoti e poi annessa nel 549 all’Impero romano d’Oriente sotto il quale rimase per 5 secoli. Fu sotto la dominazione normanna che Lecce divenne un importante centro commerciale e assunse il ruolo di capitale del Salento. Nel 1463 Lecce passò sotto il Regno di Napoli e divenne il centro culturale più vivo del Mediterraneo, dando vita a un vivace e personale stile architettonico, noto come barocco leccese. Nei secoli successivi, a protezione delle possibili incursioni turche, sotto la reggenza di Carlo V, la città venne dotata di una cinta muraria e di un castello. Fu avviata la costruzione di chiese ed edifici nobiliari, che trasformarono la città in un vero e proprio cantiere a cielo aperto. Nel 1656 Lecce venne colpita da un’epidemia di peste che terminò grazie all’intercessione miracolosa di Sant’Oronzo, che in seguito divenne patrono della città. L’espansione della città oltre la cinta muraria avvenne durante i primi anni del 1900.
Pernottamento in Lecce
3. GIORNO
Lecce - Otranto
LUNGHEZZA: 44 KM CIRCA
OTRANTO (Fonte: Visual Puglia)
Per secoli centro culturale, politico ed economico del Salento, Otranto è posizionata nel tratto di costa più orientale d'Italia, a circa 30 km da Lecce, su uno sperone roccioso a picco sul mare. Questa città, considerata fin dall'antichità un ponte naturale tra Mediterraneo ed Oriente, conserva ancora le tracce dell'incontro tra diverse culture. Ad Otranto, il Castello aragonese, le mura difensive, tutto l'aspetto del borgo medievale che appare come una fortezza, ci raccontano la storia del permanente pericolo rappresentato dai Turchi e culminato nell'assedio e nelle tragica invasione del 1480. Ecco quindi i vicoli tortuosi lastricati in pietra, le candide case ed il gioiello della Cattedrale romanica, il tutto affacciato su un mare cristallino.
Pernottamento in Torre dell'Orso
4. GIORNO
Otranto -Santa Maria di Leuca
LUNGHEZZA: 45 KM CIRCA
SANTA MARIA DI LEUCA (Fonte: Visual Puglia)
Nel territorio di Castrignano del Capo una costa alta e selvaggia caratterizza il litorale adriatico, con affascinanti scogliere a picco su un mare, che da verde e trasparente verso riva diventa blu cobalto verso il largo; più pianeggiante la costa jonica dove spiagge cosparse di macchia mediterranea si alternano a bassi promontori rocciosi. L'incontro fra i due mari avviene di fronte al Capo di Santa Maria di Leuca, il finis terrae come dicevano gli antichi, la punta estrema d'Italia da dove, nelle giornate limpide, si intravedono la Grecia e l'Albania. Le coste del comune rientrano nel Parco naturale regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca - Bosco di Trifase, in corso di istituzione da parte della Regione Puglia.
Da non perdere una visita alle Grotte di Santa Maria di Leuca, facilmente raggiungibili via mare con le barche dei pescatori locali, che hanno restituito fossili di fauna pleistocenica e manufatti risalenti al Paleolitico superiore e al Neolitico. Le stesse nel Medioevo sono divenute rifugio per i monaci basiliani, come attestano le numerose iscrizioni greche e latine e le croci incise sulle rocce.
Pernottamento in Brindisi
LUNGHEZZA TOTALE MODULO: 207 KM CIRCA
L'AREA DI BRINDISI
Lasciando a nord la provincia di Bari ed entrando in quella di Brindisi, proseguendo sulla SP 90, il primo punto di interesse che incontriamo è Torre Egnatia, piccolo promontorio roccioso su cui si trova il parco archeologico di Egnatia, città e porto di notevole importanza al confi ne della Messapia e della Peucetia attraversata nel periodo romano dalla via Appia Traiana. A poca distanza, nell’entroterra, si può visitare l’insediamento rupestre di età tardo antica di Lama d’Antico.
A circa 3 Km da Torre Egnatia, sempre percorrendo la SP 90, troviamo Savelletri, borgo di pescatori e località balneare. Si prosegue lungo la costa bassa e rocciosa (circa 7 Km) fino alla piccola frazione de La Forcatella e quindi a Torre Canne, altra
stazione balneare e centro termale dove sgorgano due sorgenti fredde salso-bromo-iodiche.
Si procede fi no a Torre San Leonardo (7 Km) dove il litorale è caratterizzato da dune costiere, oggi area protetta, da qui dopo aver percorso circa 1Km lasciamo il litorale per l’entroterra dove si percorrerà una pittoresca strada interna caratterizzata dalla coltivazione degli ulivi che si snoda sulle tracce dell’antica Via Traiana, circa 10 Km, fi no ad incontrare la SS 379 che fi ancheggeremo percorrendo
le complanari, strade di servizio che si trovano sui due lati della sta- tale e che consentono di percorrere in relativa sicurezza il tratto sino a Brindisi. A circa 15 Km dall’ingresso della complanare si trova Torre Guaceto, riserva naturale statale gestita da un consorzio tra i comuni di Carovigno e Brindisi e il WWF. La Riserva si estende per circa 1.200 ha presentando un fronte marino che si sviluppa per 8 Km. Lasciandoci Torre Guaceto alle spalle, percorrendo circa 6 Km, lasciamo la complanare per dirigerci verso una strada litoranea dove il litorale è un susseguirsi di spiagge sabbiose e tratti bassi e rocciosi e dove si possono osservare i resti di alcune torri di avvistamento costiero, la più nota delle quali è Torre Testa.
Siamo praticamente arrivati a Brindisi.
Nei pressi dell’abitato di Case Bianche lasciamo la litoranea per dirigerci verso l’aeroporto ma prima di entrare in città non si può fare a meno di dare uno sguardo alla chiesa di Santa Maria del Casale, edificio del XIII secolo, che vide celebrarsi al suo interno il processo ai Templari nel Regno di Sicilia.
Visitata la città di Brindisi ci dirigiamo verso Lecce scendendo nel profondo sud del Salento.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
IL SALENTO
Una regione nella Regione è il Salento, l’area grosso modo compresa nel tacco dello stivale della Penisola che si protende verso sud-est tra due mari, lo Jonio e l’Adriatico. Il Salento è una terra popolata fi n dalla preistoria da diverse genti: Messapi, Greci,
Romani, Bizantini, Normanni. In prima approssimazione consideriamo oggi il Salento come coincidente con la provincia di Lecce, ma diversi autori considerano la questione più complessa con riferimento ad esempio alle tradizioni e alle lingue parlate. Per questa guida inoltre è considerata prevalentemente la linea costiera adriatica. Diverse aree naturalistiche come i Laghi Alimini, la riserva Le Cesine e i diversi siti del Parco della costa di Otranto-Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase, sono presenti sulla costa.
Altri luoghi di notevole interesse sono l’abbazia di Santa Maria di Cerrate, la città di Otranto oltre naturalmente alla città di Lecce.
Dal punto di vista ciclistico la rotta costiera è di estremo interesse paesaggistico per la costante vista sul mare. L’asperità della costa tuttavia presenta diversi saliscendi a volte impegnativi mentre per quantoriguarda il traffico vale un po’ il discorso generale dell’andamento stagionale delle presenze e della circolazione che risultano significative nella stagione turistica.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
PROGRAMMA
1. GIORNO
Monopoli - Brindisi
LUNGHEZZA: 76 KM CIRCA
BRINDISI (Fonte: Visual Puglia)
Brindisi sorge nella pianura salentina, sul mar Adriatico con cui comunica per mezzo di un porto naturale che si incunea profondamente nella terraferma e la cui forma, a testa di cervo, ha determinato il nome della città. Sede regia della civiltà messapica fu sempre in contrasto con la vicina Taranto e venne conquistata nel 267 a.C. dai Romani. Connessa con la capitale dell’impero tramite la via Appia e la via Traiana (al termine ed a memoria delle quali resta oggi la Colonna Romana), fu importantissimo centro commerciale e sede episcopale dall’inizio dell’età apostolica. Conquistata dai Goti e poi controllata da Bisanzio, fu distrutta dai Longobardi nel 674 e la sua Torre del Guaceto fu sede di un campo trincerato saraceno. Successivamente, come tutte le città della regione fu assoggettata da bizantini, normanni, svevi, angioini e aragonesi. Il suo porto fu conquistato dalla repubblica marinara veneziana per poi passare sotto il regno di Napoli. Il periodo di massimo splendore fu raggiunto con l’annessione al Regno d’Italia e nel secolo successivo, per 5 mesi, tra il 1943 e il 1944, Brindisi ebbe addirittura funzione di capitale d’Italia.
Variante MODULO N.5: Valle D'itria (4 GIORNI)
2. GIORNO
Bindisi - Lecce
LUNGHEZZA: 42 KM CIRCA
LECCE ( Fonte: Visual Puglia)
Le origini della città, capoluogo di provincia, sono antichissime e spesso si mescolano alla leggenda. Sybar, il centro messapico su cui Lecce fu edificata, sembra essere antecedente alla guerra di Troia. Dopo l’avvento degli Japigi e con la conquista romana del III secolo a.C., Lecce ebbe lo status di municipium, prese il nome di Lupiae e conobbe un periodo di splendore sotto la guida dell’imperatore Marco Aurelio. Dopo una breve dominazione greca, la città fu saccheggiata dagli Ostrogoti e poi annessa nel 549 all’Impero romano d’Oriente sotto il quale rimase per 5 secoli. Fu sotto la dominazione normanna che Lecce divenne un importante centro commerciale e assunse il ruolo di capitale del Salento. Nel 1463 Lecce passò sotto il Regno di Napoli e divenne il centro culturale più vivo del Mediterraneo, dando vita a un vivace e personale stile architettonico, noto come barocco leccese. Nei secoli successivi, a protezione delle possibili incursioni turche, sotto la reggenza di Carlo V, la città venne dotata di una cinta muraria e di un castello. Fu avviata la costruzione di chiese ed edifici nobiliari, che trasformarono la città in un vero e proprio cantiere a cielo aperto. Nel 1656 Lecce venne colpita da un’epidemia di peste che terminò grazie all’intercessione miracolosa di Sant’Oronzo, che in seguito divenne patrono della città. L’espansione della città oltre la cinta muraria avvenne durante i primi anni del 1900.
Pernottamento in Lecce
3. GIORNO
Lecce - Otranto
LUNGHEZZA: 44 KM CIRCA
OTRANTO (Fonte: Visual Puglia)
Per secoli centro culturale, politico ed economico del Salento, Otranto è posizionata nel tratto di costa più orientale d'Italia, a circa 30 km da Lecce, su uno sperone roccioso a picco sul mare. Questa città, considerata fin dall'antichità un ponte naturale tra Mediterraneo ed Oriente, conserva ancora le tracce dell'incontro tra diverse culture. Ad Otranto, il Castello aragonese, le mura difensive, tutto l'aspetto del borgo medievale che appare come una fortezza, ci raccontano la storia del permanente pericolo rappresentato dai Turchi e culminato nell'assedio e nelle tragica invasione del 1480. Ecco quindi i vicoli tortuosi lastricati in pietra, le candide case ed il gioiello della Cattedrale romanica, il tutto affacciato su un mare cristallino.
Pernottamento in Torre dell'Orso
4. GIORNO
Otranto -Santa Maria di Leuca
LUNGHEZZA: 45 KM CIRCA
SANTA MARIA DI LEUCA (Fonte: Visual Puglia)
Nel territorio di Castrignano del Capo una costa alta e selvaggia caratterizza il litorale adriatico, con affascinanti scogliere a picco su un mare, che da verde e trasparente verso riva diventa blu cobalto verso il largo; più pianeggiante la costa jonica dove spiagge cosparse di macchia mediterranea si alternano a bassi promontori rocciosi. L'incontro fra i due mari avviene di fronte al Capo di Santa Maria di Leuca, il finis terrae come dicevano gli antichi, la punta estrema d'Italia da dove, nelle giornate limpide, si intravedono la Grecia e l'Albania. Le coste del comune rientrano nel Parco naturale regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca - Bosco di Trifase, in corso di istituzione da parte della Regione Puglia.
Da non perdere una visita alle Grotte di Santa Maria di Leuca, facilmente raggiungibili via mare con le barche dei pescatori locali, che hanno restituito fossili di fauna pleistocenica e manufatti risalenti al Paleolitico superiore e al Neolitico. Le stesse nel Medioevo sono divenute rifugio per i monaci basiliani, come attestano le numerose iscrizioni greche e latine e le croci incise sulle rocce.
Pernottamento in Brindisi
COSTA IONICA DEL SALENTO

LIVELLO DI DIFFICOLTA': Facile
LUNGHEZZA TOTALE MODULO: 105 KM CIRCA
(Fonte: Visual Puglia)
La costiera Jonica è caratterizzata da spiagge larghe e un'acqua limpida che dolcemente lascia spazio alle profondità marine. Sulla costiera sorgono città come Taranto, detta la 'città dei due mari' e Pulsano dalla spiccata vocazione turistica e dall'apprezzata cucina locale.
PROGRAMMA
1. GIORNO
Lecce - Porto Cesario
LUNGHEZZA: 26 KM CIRCA
PORTO CESARIO ( Fonte: Visual Puglia)
Numerosi ritrovamenti testimoniano che il territorio dove sorge Porto Cesareo era abitato già in epoca preistorica. La dominazione romana, in cui la città era nota come Portus Sasinae, è certa ma povera di testimonianze, ad eccezione di sette colonne megalitiche di marmo verde oggi sommerse dal mare. Durante l’Alto Medioevo il porto fu lentamente abbandonato a causa dell’impaludamento della zona e delle continue incursioni dei pirati. Attorno all’anno Mille il centro riprese vita grazie all’attività di un gruppo di monaci basiliani, che qui costruirono un’abbazia utilizzata fino al XV secolo. La proprietà del feudo su cui sorgeva il portò passò dagli Orsini, agli Acquaviva, ai Nardò e il porto ebbe un periodo di crescente fortuna grazie ai commerci con la Sicilia, la Grecia e le Repubbliche marinare. A protezione dalle incursioni dei pirati, sempre nel XV secolo, fu costruita la Torre Cesarea ancora oggi ben conservata e visitabile. Le fortune di Porto Cesareo ripresero nel XVIII secolo, grazie alla creazione di una tonnara, che richiamò sul posto abitanti provenienti dalle zone limitrofe.
Pernottamento in Porto Cesario
2.GIORNO
Porto Cesario - Gallipoli
LUNGHEZZA: 29 KM CIRCA
GALLIPOLI (Fonte: Visual Puglia)
Gallipoli si trova sulla costa occidentale della penisola salentina. Si divide in due parti: il borgo, o parte nuova della città ed il centro storico costruito su di un’isola di origine calcarea e collegata alla terraferma tramite un ponte ad archi. Gallipoli fu in passato centro messapico dal nome di Anxa. In seguito occupato dai romani divenne uno scalo commerciale importantissimo nel commercio della porpora prodotta nella regione. Rimase a lungo fedele alla cultura greca conservandone abitudini, riti e dialetto: il rito latino, già affermato in tutto il Salento fin dal medioevo sostituì il rito greco a Gallipoli solo nel XVI secolo. Dopo la caduta dell’impero romano, la città fu saccheggiata dai Barbari, dai Vandali e anche dai Goti che vennero però sconfitti e scacciati dai bizantini. Ad essi seguirono le dominazioni sveva e angioina della quale si trova traccia nella ristrutturazione del vecchio castello bizantino trasformato in fortezza che sarà poi ulteriormente fortificata dagli spagnoli durante la loro dominazione. La parte antica dell’attuale Gallipoli, fortificata da mura, torri e bastioni fu oggetto di vari assedi dei quali si ricordano quello del 1484 a opera dei veneziani e quello operato dai francesi nel 1528.
Pernottamento in Gallipoli
3. GIORNO
Gallipoli - Marina di San Giovanni
LUNGHEZZA: 24 KM CIRCA
Pernottamento in Marina di San Giovanni
4. GIORNO
Marina di San Giovanni - Santa Maria di Leuca
LUNGHEZZA: 26 KM CIRCA
Pernottamento in Santa Maria di Leuca
LUNGHEZZA TOTALE MODULO: 105 KM CIRCA
(Fonte: Visual Puglia)
La costiera Jonica è caratterizzata da spiagge larghe e un'acqua limpida che dolcemente lascia spazio alle profondità marine. Sulla costiera sorgono città come Taranto, detta la 'città dei due mari' e Pulsano dalla spiccata vocazione turistica e dall'apprezzata cucina locale.
PROGRAMMA
1. GIORNO
Lecce - Porto Cesario
LUNGHEZZA: 26 KM CIRCA
PORTO CESARIO ( Fonte: Visual Puglia)
Numerosi ritrovamenti testimoniano che il territorio dove sorge Porto Cesareo era abitato già in epoca preistorica. La dominazione romana, in cui la città era nota come Portus Sasinae, è certa ma povera di testimonianze, ad eccezione di sette colonne megalitiche di marmo verde oggi sommerse dal mare. Durante l’Alto Medioevo il porto fu lentamente abbandonato a causa dell’impaludamento della zona e delle continue incursioni dei pirati. Attorno all’anno Mille il centro riprese vita grazie all’attività di un gruppo di monaci basiliani, che qui costruirono un’abbazia utilizzata fino al XV secolo. La proprietà del feudo su cui sorgeva il portò passò dagli Orsini, agli Acquaviva, ai Nardò e il porto ebbe un periodo di crescente fortuna grazie ai commerci con la Sicilia, la Grecia e le Repubbliche marinare. A protezione dalle incursioni dei pirati, sempre nel XV secolo, fu costruita la Torre Cesarea ancora oggi ben conservata e visitabile. Le fortune di Porto Cesareo ripresero nel XVIII secolo, grazie alla creazione di una tonnara, che richiamò sul posto abitanti provenienti dalle zone limitrofe.
Pernottamento in Porto Cesario
2.GIORNO
Porto Cesario - Gallipoli
LUNGHEZZA: 29 KM CIRCA
GALLIPOLI (Fonte: Visual Puglia)
Gallipoli si trova sulla costa occidentale della penisola salentina. Si divide in due parti: il borgo, o parte nuova della città ed il centro storico costruito su di un’isola di origine calcarea e collegata alla terraferma tramite un ponte ad archi. Gallipoli fu in passato centro messapico dal nome di Anxa. In seguito occupato dai romani divenne uno scalo commerciale importantissimo nel commercio della porpora prodotta nella regione. Rimase a lungo fedele alla cultura greca conservandone abitudini, riti e dialetto: il rito latino, già affermato in tutto il Salento fin dal medioevo sostituì il rito greco a Gallipoli solo nel XVI secolo. Dopo la caduta dell’impero romano, la città fu saccheggiata dai Barbari, dai Vandali e anche dai Goti che vennero però sconfitti e scacciati dai bizantini. Ad essi seguirono le dominazioni sveva e angioina della quale si trova traccia nella ristrutturazione del vecchio castello bizantino trasformato in fortezza che sarà poi ulteriormente fortificata dagli spagnoli durante la loro dominazione. La parte antica dell’attuale Gallipoli, fortificata da mura, torri e bastioni fu oggetto di vari assedi dei quali si ricordano quello del 1484 a opera dei veneziani e quello operato dai francesi nel 1528.
Pernottamento in Gallipoli
3. GIORNO
Gallipoli - Marina di San Giovanni
LUNGHEZZA: 24 KM CIRCA
Pernottamento in Marina di San Giovanni
4. GIORNO
Marina di San Giovanni - Santa Maria di Leuca
LUNGHEZZA: 26 KM CIRCA
Pernottamento in Santa Maria di Leuca