IL PARCO NAZIONALE DEL gARGANO E LA COSTA

LIVELLO DI DIFFICOLTA': medio/alto
LUNGHEZZA TOTALE MODULO: 178 KM CIRCA
Il primo impatto che la Puglia offre a chi vi arriva lungo la Ciclovia Adriatica è certamente quello che prevedibilmente ci si aspetta; un territorio piatto, assolato con paesi insediati su modeste collinette, insomma un paesaggio da Tavoliere.
In verità basta però alzare lo sguardo verso l’orizzonte per notare i rilievi del Gargano verso est e i monti della Daunia verso ovest. Il paesaggio si mantiene tale fino a
Lesina dove, a movimentarlo, irrompe la visione delle acque di un placido lago che accompagna il nostro andare per tutta la sua lunghezza
prima di passare il testimone (chi se lo sarebbe aspettato?!) ad un altro lago ancora: si tratta del lago di Varano che ci fa, col suo istmo fittamente boscato, da preludio a inattesi cambiamenti di paesaggio.
Infatti da Rodi Garganico in poi il Gargano ci dispiega tutto il fascino dei suoi suggestivi panorami fatto di una alternanza continua di lunghi litorali sabbiosi, irte colline boscate e spogli campi carsici sempre, comunque, intrisi di fragranze marine a corona di una ancor più imprevedibile – a queste latitudini – foresta alpina, la Foresta Umbra. Il tutto poi contornato da splendide grotte marine, faraglioni ed isolotti fi n oltre Mattinata, dove all’odore del mare si aggiunge un profumo di sacro che spira dall’alto di Monte S. Angelo, il più importante centro di culto micaelico e, infine, la città di Manfredonia
Proseguiamo entrando in terra brindisina prima attraverso le vestigia della città romana di Egnazia, quindi ricalcando per alcuni chilometri la via Appia Traiana. Dopo Brindisi si percorre la campagna fra la superstrada e il mare passando il limite di provincia presso Torchiarolo. Il sito di Santa Maria di Cerrate ci dà il benvenuto in terra leccese lungo strade secondarie tra ulivi secolari che sembrano
fatte apposta per la bicicletta.
Riconquistiamo il mare presso San Cataldo non mancando la descrizione di varianti che consentono di visitare Lecce. Per questa guida inoltre è considerata prevalentemente la linea costiera adriatica. Diverse aree naturalistiche come i Laghi Alimini, la riserva Le Cesine e i diversi siti del Parco della costa di Otranto-Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase, sono presenti sulla costa.
Altri luoghi di notevole interesse sono oltre l’abbazia di Santa Maria di Cerrate, la città di Otranto e la città di Lecce.
Dal punto di vista ciclistico la rotta costiera è di estremo interesse paesaggistico per la costante vista sul mare. L’asperità della costa tuttavia presenta diversi saliscendi a volte impegnativi mentre per quanto riguarda il traffico vale un po’ il discorso generale dell’andamento stagionale delle presenze e della circolazione che risultano signifi cative nella stagione turistica.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
MANFREDONIA
Il primo impatto con la città non è dei migliori, in quanto si attraversa la zona industriale con i relitti degli impianti chimici, ricordo di vecchi sprechi piuttosto che di investimenti; poi il lungomare, il castello, i musei e l’antica Siponto ci riconciliano l’animo e ci consentono di godere il bello di questa città. Manfredonia nasce, per volere di re Manfredi, sulle rovine di Siponto
distrutta dal terremoto del 1223.
Come già lo era Siponto, diventa subito centro di primaria importanza per Daunia e Gargano; ruolo conservato nel tempo come testimonia il suo centro urbano, dominato dal castello, ora sede del Museo Nazionale del Gargano e scrigno delle famose stele funerarie daune e dei rinvenimenti dei siti neolitici di Grotta Scaloria e di coppa Nevigata. Non meno importante è il sito archeologico di Sipontum, ora estensione meridionale della città, sempre ambita da Greci, Romani, Normanni e bizantini; ultima testimonianza di tanto splendore è rimasta la chiesa di S. Maria Maggiore con il suo prezioso sarcofago bizantino. Meta obbligata dei pellegrini per Monte S. Angelo che vi giungevano dalla splendida chiesa romanica di S. Leonardo (una volta dotata di abbazia e ospizio) posta al limite del Tavoliere sulla strada per Foggia, Siponto e Manfredonia hanno subito numerose devastazioni a cominciare dai goti fino ai francesi; devastazioni culminate col tragico assalto dei Turchi del 1620 che devasto città e popolazione.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
Il promontorio del Gargano, noto anche come lo “Sperone d’Italia”, costituisce da un punto di vista naturalistico un vero è proprio unicum grazie all’enorme varietà di habitat che lo caratterizzano. Il Gargano è, infatti, un’isola biologica circondata per un verso dal mare Adriatico e, per l’altro, dalla pianura del Tavoliere di Puglia.
Un enorme blocco calcareo su cui clima, geologia, fl ora e fauna insieme con l’attività antropica hanno operato in modo tale da favorire connotazioni diversifi cate e peculiari dei vari ambienti, tali da renderne necessaria la tutela con l’istituzione del Parco Nazionale (L. 349/91).
Con una estensione di 117.906 ha, il Parco interessa circa il 50% del territorio dei 18 comuni che ricadono nel suo perimetro e si caratterizza per la sua unicità negli ecosistemi del Mediterraneo evidenziata da:
- 4.000 doline, depressioni carsiche
- 630 grotte
- 2.000 specie vegetali sulle 5.599 della flora italica
- 18 generi con 65 specie e sottospecie di orchidee sulle 100 presenti in Europa
- 170 specie di uccelli nidifi canti sulle 237 italiane
Dei 18 comuni interessati dal Parco, è Vieste - la “Perla del Gargano”
- quello che contribuisce maggiormente alla sua superficie con ben 13.084 ha; e tanto in virtù del fatto che quasi l’80% del suo territorio è caratterizzato, a livello speleologico, dal maggior numero di cavità soprattutto marine e, a livello faunistico, dall’essere il comune più orientale italiano per molte specie, che sono esclusive del promontorio.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
ISOLE TREMITI
Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 a est della costa Molisana e da Termoli.
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.
L'arcipelago è composto dalle isole di:
PROGRAMMA
1. GIORNO
Raggiungerete il Comune di Poggio Imperiale (FROM TRANI, by train) se scegliere di pedalare l'itinerario costiero un' ardua ma bellissima strada a bordo mare del promontorio diGargano
Poggio Imperiale - Rodi Garganico.
LUNGHEZZA: 59 KM CIRCA
variante “selvaggia” : passaggio sulla duna a nord di Lesina in un paesaggio magico quasi caraibico. Questo passaggio è diffi -
cile per la assenza totale di servizi per il fondo stradale anche sabbioso, ma pedalare ad esempio sulla battigia fino a foce Schiapparo ripaga della fatica.
Pernottamento in Rodi Garganico
2. GIORNO
Rodi Garganico - Vieste
LUNGHEZZA: 37 KM CIRCA
(Variante: Escursione giornaliera alle Isole Tremiti, con possibilità di pernottamento sulle isole o di ritorno a Rodi a fine giornata)
Pernottamento in Vieste: B&B
3. GIORNO
Vieste - Mattinata
LUNGHEZZA: 48 KM CIRCA
Pernottamento in Mattinata
4. GIORNO
Mattinata - Manfredonia
LUNGHEZZA: 33 KM CIRCA
Pernottamento in Manfredonia
(variante: Vieste - Monte Sant Angelo. Pernottamento in Monte Sant Angelo)
LUNGHEZZA TOTALE MODULO: 178 KM CIRCA
Il primo impatto che la Puglia offre a chi vi arriva lungo la Ciclovia Adriatica è certamente quello che prevedibilmente ci si aspetta; un territorio piatto, assolato con paesi insediati su modeste collinette, insomma un paesaggio da Tavoliere.
In verità basta però alzare lo sguardo verso l’orizzonte per notare i rilievi del Gargano verso est e i monti della Daunia verso ovest. Il paesaggio si mantiene tale fino a
Lesina dove, a movimentarlo, irrompe la visione delle acque di un placido lago che accompagna il nostro andare per tutta la sua lunghezza
prima di passare il testimone (chi se lo sarebbe aspettato?!) ad un altro lago ancora: si tratta del lago di Varano che ci fa, col suo istmo fittamente boscato, da preludio a inattesi cambiamenti di paesaggio.
Infatti da Rodi Garganico in poi il Gargano ci dispiega tutto il fascino dei suoi suggestivi panorami fatto di una alternanza continua di lunghi litorali sabbiosi, irte colline boscate e spogli campi carsici sempre, comunque, intrisi di fragranze marine a corona di una ancor più imprevedibile – a queste latitudini – foresta alpina, la Foresta Umbra. Il tutto poi contornato da splendide grotte marine, faraglioni ed isolotti fi n oltre Mattinata, dove all’odore del mare si aggiunge un profumo di sacro che spira dall’alto di Monte S. Angelo, il più importante centro di culto micaelico e, infine, la città di Manfredonia
Proseguiamo entrando in terra brindisina prima attraverso le vestigia della città romana di Egnazia, quindi ricalcando per alcuni chilometri la via Appia Traiana. Dopo Brindisi si percorre la campagna fra la superstrada e il mare passando il limite di provincia presso Torchiarolo. Il sito di Santa Maria di Cerrate ci dà il benvenuto in terra leccese lungo strade secondarie tra ulivi secolari che sembrano
fatte apposta per la bicicletta.
Riconquistiamo il mare presso San Cataldo non mancando la descrizione di varianti che consentono di visitare Lecce. Per questa guida inoltre è considerata prevalentemente la linea costiera adriatica. Diverse aree naturalistiche come i Laghi Alimini, la riserva Le Cesine e i diversi siti del Parco della costa di Otranto-Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase, sono presenti sulla costa.
Altri luoghi di notevole interesse sono oltre l’abbazia di Santa Maria di Cerrate, la città di Otranto e la città di Lecce.
Dal punto di vista ciclistico la rotta costiera è di estremo interesse paesaggistico per la costante vista sul mare. L’asperità della costa tuttavia presenta diversi saliscendi a volte impegnativi mentre per quanto riguarda il traffico vale un po’ il discorso generale dell’andamento stagionale delle presenze e della circolazione che risultano signifi cative nella stagione turistica.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
MANFREDONIA
Il primo impatto con la città non è dei migliori, in quanto si attraversa la zona industriale con i relitti degli impianti chimici, ricordo di vecchi sprechi piuttosto che di investimenti; poi il lungomare, il castello, i musei e l’antica Siponto ci riconciliano l’animo e ci consentono di godere il bello di questa città. Manfredonia nasce, per volere di re Manfredi, sulle rovine di Siponto
distrutta dal terremoto del 1223.
Come già lo era Siponto, diventa subito centro di primaria importanza per Daunia e Gargano; ruolo conservato nel tempo come testimonia il suo centro urbano, dominato dal castello, ora sede del Museo Nazionale del Gargano e scrigno delle famose stele funerarie daune e dei rinvenimenti dei siti neolitici di Grotta Scaloria e di coppa Nevigata. Non meno importante è il sito archeologico di Sipontum, ora estensione meridionale della città, sempre ambita da Greci, Romani, Normanni e bizantini; ultima testimonianza di tanto splendore è rimasta la chiesa di S. Maria Maggiore con il suo prezioso sarcofago bizantino. Meta obbligata dei pellegrini per Monte S. Angelo che vi giungevano dalla splendida chiesa romanica di S. Leonardo (una volta dotata di abbazia e ospizio) posta al limite del Tavoliere sulla strada per Foggia, Siponto e Manfredonia hanno subito numerose devastazioni a cominciare dai goti fino ai francesi; devastazioni culminate col tragico assalto dei Turchi del 1620 che devasto città e popolazione.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
IL PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
Il promontorio del Gargano, noto anche come lo “Sperone d’Italia”, costituisce da un punto di vista naturalistico un vero è proprio unicum grazie all’enorme varietà di habitat che lo caratterizzano. Il Gargano è, infatti, un’isola biologica circondata per un verso dal mare Adriatico e, per l’altro, dalla pianura del Tavoliere di Puglia.
Un enorme blocco calcareo su cui clima, geologia, fl ora e fauna insieme con l’attività antropica hanno operato in modo tale da favorire connotazioni diversifi cate e peculiari dei vari ambienti, tali da renderne necessaria la tutela con l’istituzione del Parco Nazionale (L. 349/91).
Con una estensione di 117.906 ha, il Parco interessa circa il 50% del territorio dei 18 comuni che ricadono nel suo perimetro e si caratterizza per la sua unicità negli ecosistemi del Mediterraneo evidenziata da:
- 4.000 doline, depressioni carsiche
- 630 grotte
- 2.000 specie vegetali sulle 5.599 della flora italica
- 18 generi con 65 specie e sottospecie di orchidee sulle 100 presenti in Europa
- 170 specie di uccelli nidifi canti sulle 237 italiane
Dei 18 comuni interessati dal Parco, è Vieste - la “Perla del Gargano”
- quello che contribuisce maggiormente alla sua superficie con ben 13.084 ha; e tanto in virtù del fatto che quasi l’80% del suo territorio è caratterizzato, a livello speleologico, dal maggior numero di cavità soprattutto marine e, a livello faunistico, dall’essere il comune più orientale italiano per molte specie, che sono esclusive del promontorio.
(fonte: Ciclovia Adriatica in Puglia - Ediguida 2013)
ISOLE TREMITI
Le isole Trèmiti (o Diomedèe, dal greco Diomèdee, Διομήδεες) sono un arcipelago del mare Adriatico, sito 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e 24 a est della costa Molisana e da Termoli.
Amministrativamente, l'arcipelago costituisce il comune italiano di Isole Tremiti di 455 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.
Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Dal 1989 una porzione del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti.
Pur essendo il più piccolo e il secondo meno popoloso comune della Puglia (con meno abitanti vi è solo Celle di San Vito), è uno dei centri turistici più importanti dell'intera regione. Per la qualità delle sue acque di balneazione è stato più volte insignito della Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education.
L'arcipelago è composto dalle isole di:
- San Nicola, sede comunale, dove si trovano i principali monumenti dell'arcipelago.
- San Domino, la più grande e la più abitata, sulla quale sono insediate le principali strutture turistiche grazie alla presenza dell'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene).
- Capraia (detta anche Caprara o Capperaia), la seconda per grandezza, disabitata.
- Pianosa, un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato e distante una ventina di chilometri dalle altre isole.
- Il Cretaccio, un grande scoglio argilloso a breve distanza da San Domino e San Nicola.
- La Vecchia, uno scoglio più piccolo del Cretaccio e prossimo a questo.
PROGRAMMA
1. GIORNO
Raggiungerete il Comune di Poggio Imperiale (FROM TRANI, by train) se scegliere di pedalare l'itinerario costiero un' ardua ma bellissima strada a bordo mare del promontorio diGargano
Poggio Imperiale - Rodi Garganico.
LUNGHEZZA: 59 KM CIRCA
variante “selvaggia” : passaggio sulla duna a nord di Lesina in un paesaggio magico quasi caraibico. Questo passaggio è diffi -
cile per la assenza totale di servizi per il fondo stradale anche sabbioso, ma pedalare ad esempio sulla battigia fino a foce Schiapparo ripaga della fatica.
Pernottamento in Rodi Garganico
2. GIORNO
Rodi Garganico - Vieste
LUNGHEZZA: 37 KM CIRCA
(Variante: Escursione giornaliera alle Isole Tremiti, con possibilità di pernottamento sulle isole o di ritorno a Rodi a fine giornata)
Pernottamento in Vieste: B&B
3. GIORNO
Vieste - Mattinata
LUNGHEZZA: 48 KM CIRCA
Pernottamento in Mattinata
4. GIORNO
Mattinata - Manfredonia
LUNGHEZZA: 33 KM CIRCA
Pernottamento in Manfredonia
(variante: Vieste - Monte Sant Angelo. Pernottamento in Monte Sant Angelo)